Quando si decide di affrontare giornate di pesca estreme(tre giorni sulle rive di un lago di montagna a quota 1800 m), non bisogna assolutamente lasciare a casa: cibi e bevande in abbondanza – abbigliamento adatto da Polo Nord e da Africa nera – cassettina dei medicinali contenente almeno: disinfettante, cerotti, qualche garza, e specialmente un siero antivipera (da non dimenticare mai quando ci si trova in mezzo alla campagna, specie nei mesi più caldi) – il “Santo” ombrellone a protezione magari di una piccola tenda – una crema solare - l’accendino e qualche giornale – fonti di illuminazione artificiali – la ruota di scorta… ed il crick! Per quando riguarda le pescate più "umane",ricordate lo stretto necessario, ma se per caso andate a pesca nelle ore più affascinanti della notte, portate con voi un prodotto che possa salvarvi dalle punture delle zanzare!
Se siete a caccia di grosse carpe e non possedete mulinelli dotati di baitrunner, allora assicuratevi che le canne siano ben legate, e magari collegate ad un rampino incastrato nel terreno; in questo modo eviterete la scelta se perdere una canna da pesca, o se farvi un pericolosissimo bagno nel lago,o ancor peggio nel fiume.
Non scegliete con troppa superficialità il luogo in cui appostarvi per la pesca, quando scoprite una zona nuova osservate bene ed a lungo ogni piccolo particolare.
E’ consigliabile avere con se tutti i tipi di esca adatti alla tecnica di pesca che vogliamo praticare sia in mare che ad acqua dolce, in moda da essere pronti a tutti gli imprevisti ed ai capricci dei pesci che intendiamo insidiare.
Se avete delle canne in carbonio ricordate che è un ottimo conduttore quindi nelle giornate di pioggia in cui spesso cadono fulmini è meglio chiudere tutto e rinunciare alla pescata. Sempre per lo stesso motivo attenzionate la zona di pesca affinché non ci siano tralicci dell'alta tensione nella vostra zona di lancio e per una buona regola effettuate sempre gli spostamenti con la canna chiusa.
Non siate mai superficiali nel creare le vostre parature, molto spesso gli insuccessi non sono dovuti alla sfortuna bensì ad un nostro errore nella scelta dell'amo. o del filo quindi se siete dei principianti prima informatevi dal vostro negoziante di fiducia quali sono le attrezzature migliori a seconda del luogo di pesca scelto e delle prede ambite.
Ecco alcune condizioni sfavorevoli di pesca:
in mare:
-evitate di pescare con la luna piena,con il vento di terra,con il mare troppo agitato, nei porti troppo illuminati e soprattutto in luoghi dove è forte la pressione piscatoria.
nelle acque interne:
-i pesci soffrono molto il troppo vento e il chiasso, non scegliete i periodi di riproduzione o le condizioni climatiche troppo rigide.
Quando pasturate tenete conto della corrente altrimenti rischiate di non ottenere l'effetto desiderato, cioè di pescare lontano da dove avete attirato i pesci.
Tra i materiali di prima necessità fate in modo di avere sempre un antidolorifico per i mal di testa improvvisi in modo da non trasformare una giornata di relax in un vero calvario.
Quando pescate in mare ricordate di pulire il mulinello e tutte le attrezzature soggette all'attacco della salsedine, così facendo i vostri oggetti da pesca dureranno parecchi anni in più.
Infine considerando che in seguito vi proporremo altri consigli terminiamo dicendo che è molto importante avere tutti i comfort per essere sicuri di poter affrontare tutte le situazioni: una comoda sediolina,un robusto portacanna,una pezza per le mani, una tovaglia, delle salviettine imbevute,occhiali da sole per potersi concentrare sul galleggiante,un cappello per ripararsi dal sole e tutto ciò che per voi è indispensabile per essere tranquilli.
Come ultima cosa, ma non meno importante, anzi direi fondamentale rispettate sempre il luogo di pesca da voi scelto e raccogliete i rifiuti di ogni genere da voi prodotti, altrimenti i luoghi paradisiaci delle vostre giornate di pesca diventeranno peggio delle periferie urbane!!!