Nel mondo della pesca sportiva in mare, la pesca a fondo è certamente la tecnica più accessibile per chi comincia a cercare nel contatto con il mare e lo sport della pesca buone soddisfazioni ad un costo non troppo elevato, inteso come attrezzature ed impegno tecnico insieme. Questa sua accessibilità l’ ha resa un fenomeno di massa, al contrario di altre tecniche più specialistiche ma proprio per questo meno diffuse.La più facile è la pesca a fondo dai moli, un po’ più impegnativa è quella dalle coste rocciose, per giungere alla più difficile, che è quella dai fondi sabbiosi e dalle spiagge. Ed è proprio di quest’ultima tecnica che ci occupiamo in questa sede.L’obbiettivo è lanciare l’esca e far si che questa si depositi sul fondo, lavori e peschi in prossimità di quest’ultimo, grazie all’aiuto del piombo.Un concetto assai semplice garante dell’esito della pesca. La fortuna è un fattore importante, specie dinanzi alla realtà di molte coste italiane poco generose, ma è difficilmente gestibile.
Gli ambienti di pesca
La prima cosa da fare è “procurasi” una spiaggia, preferibilmente che presenti in prossimità della battigia dei ciottoli non troppo grandi,da preferire a grosse pietre ed alla sabbia finissima. Le condizioni propizie sono quelle con mare calmo ed in periodi adatti alla presenza di pesci stanziali.
La scelta della postazione
Osservando la spiaggia dalla riva e rivolgendo lo sguardo a destra e a sinistra, si osserva che la riva non è perfettamente rettilinea, ma si sviluppa con un’alternanza di rientranze dette “canaloni”(corrente lenta), e prominenze chiamate punte (corrente veloce). Il pescatore ha la possibilità di gestire meglio la sua battuta scegliendo di occupare un settore o un altro secondo una semplice stima: quando vengono effettuati i primi lanci,bisogna ritirare la lenza lentamente per accertarsi se il fondo sia molle, scelta preferibile, (piombo trattenuto) o chiuso (piombo saltellante).
Meteo
Condizioni propizie : alta pressione partendo da brutto tempo; bassa pressione partendo da bel tempo stazionarietà(brezza costante verso la riva)
L'azione di pesca
Per lo più questa tecnica è praticata durante le prime ore del giorno e all’imbrunire, ma si può provare il fascino delle prime ore buie per tentare la cattura di prede di dimensioni maggiori che durante il giorno vengono precedute da piccoli pesci.
Le esche
Pratici ed affidabili sono le numerose specie di anellidi che sono facilmente reperibili in tutti i negozi di pesca. , alcuni dei quali utilizzati nel surfcasting (saltarello coreano- verme spagnolo-cinese-napoletano-americano - muriddu- tremolina,etc etc.).Per chi vuol maggiormente tentare la fortuna, non è da scartare l’idea di provare con un filetto o una testa di sardina, o con un trancio di calamaro.
I pesci
Questa tecnica ha come preda rappresentativa la combattiva mormora (dalle nostre parti àiola), come specie più ambite l’orata ed il sarago. Seguono la lista una buona varietà di pesci, quali: la sogliola, il rombo, la triglia, il cefalo, la tracina, il pesce pettine, lo sparaglione, l’ombrina, il notturno grongo, e le più rare spigola e leccia.
Le attrezzature
Le canne Personalmente consigliamo robuste canne telescopiche, capaci di scagliare il piombo ad un’opportuna distanza dalla riva, leggere e dotate di cimini morbidi,atti a segnalare la minima abboccata.
I mulinelli
Alla canna bisogna abbinare un mulinello a bobina fissa, ideale per rendere più facili i continui lanci e recuperi. Il mulinello,preferibilmente leggero, è consigliabile imbobinarlo con un monofilo morbido, ma non troppo elastico. Il filo, disposto in capienti bobine, deve avere come requisiti, la leggerezza (minor peso nel lancio), la bassa elasticità (per meglio trasmettere la trazione nella ferrata), la morbidezza (meno attrito nel lancio). Personale è il consiglio di utilizzare da uno 0.25 ad uno 0.33 mm, con carichi di rottura da 4.5 a 6.5 Kg. Di norma sarebbe opportuno sostituire il monofilo al termine di ogni stagione, poiché l’abrasione sul fondo e la cristallizzazione lo invecchiano precocemente, ma in realtà ognuno di noi rimanda questa costosa operazione di parecchio tempo.
I terminali
Come in ogni altra tecnica di pesca, anche nella pesca a fondo dalla spiaggia la parte terminale della lenza riveste il ruolo più importante di tutta l’attrezzatura. Il terminale deve essere costruito con estrema cura, in modo da garantirci una buona resistenza al lancio ed una perfetta presentazione dell’esca al pesce. Trattiamo l’argomento terminali (short-pater noster- scorrevole- togo- long arm) nella pagina tecnica.