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Roubaisienne

Attrezzature

La storia

Il nome di questa canna deriva da Roubaix, città del nord ovest della Francia;dove i pescatori locali hanno sempre avuto a che fare con grosse prede e un forte vento; da queste esigenze nasce questa canna.In pratica si tratta di una canna fissa costituita da una punta telescopica nella quale si innestano delle prolunghe.
Le prolunghe possono essere dirette o inverse, a seconda che il pezzo di diametro maggiore avvolga o s’inserisca in quello di diametro più piccolo.Roubaisienne smontata con accessori

Descrizione

In sintesi la roubaisienne è una lunga canna fissa in 9 o 10 pezzi che si innestano e disinnestano anche durante l'azione di pesca vera e propria; questo perchè la lenza ha una lunghezza assai inferiore a quella della canna ed è collegata tramite un robusto elastico interno che ammortizza la lotta con i grandi pesci.
In commercio esistono principalmente due tipi di roubaisienne non tenendo conto della lunghezza, quelle leggere in carbonio ad alto modulo, costose, usate in gare, e quelle invece costruite con fibre di carbonio meno pregiate, magari più pesanti, ma più elastiche e resistenti. Le prime vengono utilizzate specialmente in carpodromi e nelle gare in essi, perché non vi sono condizioni avverse e i pesci non sono combattivi come nell'ambiente naturale. In queste gare e nei carpodromi si utilizzano roubaisienne fino a 14 metri (a volte 16). Se peschiamo invece in ambienti naturali, abbiamo la necessità di utilizzare attrezzi più robusti, e dunque i secondi descritti, in misure di massimo 12 metri. Ricordiamo che tutti i tipi di roubaisienne non sono abbastanza morbide da assecondare le sfuriate del pesce, in quanto molto rigide, e siamo costretti a montare un elastico nel cimino (il primo pezzo della roubaisienne), in base alla lenza che usiamo, al tipo di pesce che insidiamo. Il giunto tra l'elastico e la lenza, si chiama apicale, che viene fissato a capo dell'elastico, mentre la lenza madre viene agganciata tramite un'asola all'apposito gancio dell'apicale. Risulta dunque molto importante anche lubrificare spesso l'elastico, specialmente dove esce, e cambiarlo dopo svariate battute di pesca, per non incombere in spiacevoli sorprese.
I motivi che fanno di questo straordinario attrezzo un'arma vincente si riferiscono tutti alla possibilità di pescare con precisione nel posto desiderato senza il condizionamento di vento e corrente.Importante è sottolineare che la lenza non va lanciata, bensì adagiata questo permetterà di usare lenze molto leggere ed esche assai delicate; di contro nel recupero del pesce si sfrutta il "rullo" che permette facilmente di far scorrere l'attrezzo alle proprie spalle e smontarne i pezzi sino ad avere fra le mani una canna lunga solo pochi metri.
L'anima della roubaisienne è l'elastico che scorre all'interno della canna, esso serve ad ammortizzare le forti trazioni cui è sottoposto il sottilissimo nylon: generalmente si inserisce nei 2 o 3 pezzi più piccoli della canna (vetta e portavetta).I diametri vanno da 0,50 a 1,80.
Con la roubaisienne si pesca meglio stando seduti, con il busto eretto e leggermente piegato all'indietro per bilanciare il peso della canna.La tecnica cui meglio si presta l'utilizzo di questa canna è certamente la passata.

 
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